“Pastiera” di Farro
Per la pasta sfoglia
500 g di farina di farro monococco
250 g di zucchero
200 g di burro (si può usare anche olio di semi di girasole, circa 150 ml)
4 uova
una bustina di lievito chimico
un pizzico di sale
Per il ripieno
400 g di ricotta
250 g di farro spezzato o grano gentilrosso
200 g di zucchero
canditi di cedro e limone a cubetti
una fialetta di estratto millefiori per pastiera
4 uova intere
200 g di latte
Prepariamo il ripieno.
Per il farro spezzato, non serve la bagnatura si sciacqua sotto acqua corrente e si cuocere nel latte con lo zucchero, fino a quando comincerà ad ammorbidirsi, aggiungere del latte se si asciuga troppo. Lasciare raffreddare molto bene. Aggiungere la ricotta, i canditi, lo zucchero, la fialetta di millefiori e le uova precedentemente battute. Mescolare molto bene e lasciare riposare una notte in frigo.
Nel caso si voglia rispettare la tradizione usando il grano intero gentilrosso, sciacquare molto bene il grano, e metterlo direttamente nella pentola con il latte e lo zucchero, per ammorbidirlo, in frigo per una notte. Si procede con la preparazione come per il farro spezzato. Il mio consiglio è di passare al mix metà del composto per ottenere una morbida crema di grano prima di aggiungere ricotta, canditi e uova, mescolare tutti gli ingredienti e far riposare un’altra notte in frigo,
Prepariamo la pasta
Su una spianatoia versiamo la farina fi farro monococco, lo zucchero, il pizzico di sale e il lievito. Facciamo la “fontanella e mettiamo le uova e il burro che avremo fatto ammorbidire, oppure l’olio di semi di girasole. Lavoriamo in fretta gli ingredienti raggiungendo la consistenza della pasta frolla aggiungendo farina se necessario. Procediamo come una normale crostata ma aggiungendo un generoso strato di ripieno (io ne metto per uno spessore di due dita). Cuocere le pastiere di farro in forno per circa un’ora a 150 °C, le pastiere si devono asciugare. Sfornare, far raffreddare e cospargere di zucchero a velo….La pastiera va gustata dopo un paio di giorni, conservandola ovviamente in frigo.
Da provare!